Hellas Veona-Napoli: si è giocata ieri alle 1930 allo stadio Bentegodi la sfida valida per la 27° giornata del campionato di serie A
Ritorna la nostra rubrica “A mente fredda” per analizzare il match Hellas Verona-Napoli, sfida dal profumo di Europa soprattutto per gli scaligeni che non intendono mollare il loro sogno.
- Il quarto d’ora: c’era un film storico “32 Dicembre” in cui il mitico Cannavale doveva resistere a mezz’ora di torture per guadagnarsi centomila lire, ecco diciamo che il Napoli di Gattuso deve imparare a gestire il primo quarto d’ora di ogni tempo.
- Il primo teorema di Demme: ogni pallone lanciato in un punto qualsiasi del campo terminerà tra i piedi del centrocampista tedesco dotato di una vera calamita. Diciamola tutta questo ragazzo in poco tempo ha letteralmente cambiato la fisionomia della squadra..
- ll bistrattato polacco: siamo sicuri che il Napoli prenderà un attaccante più forte di Milik? E’ una domanda che gira nella testa del sottoscritto da mesi, perchè se arrivasse il nuovo Higuain o Cavani tanto di cappello, ma in caso contrario proverei a trattenere sempre lui..
- Il futuro semplice e quello anteriore: di fronte c’erano due allenatori “di campo” entrambi da Napoli per il lavoro di campo a testa bassa, che scelgono di leggere la partita invece di divorare pacchetti di chewin gum. Per Juric ci sarà tempo forse, per ora godiamoci il regno di Rino..
- Il muro ritrovato: Koulibaly è distratto e vuole andare via. Forse, ma anche il gigante buono ha capito che il suo coach non regala niente a nessuno e l’alternativa alla panchina è il lavoro duro, e allora BENTORNATO MURO!
- Dio perdona, Gattuso anche: una volta è toccato ad Allan (che ieri è tornato titolare dopo mesi di panchina), pochi giorni fa invece è stato il turno di Lozano che, dopo essere stato cacciato dall’allenamento la settimana scorsa,a testa bassa entra e sigla il 2-0.
- Il miraggio tutto partenopeo: angolo di Ghoulam e rete di Lozano di testa. Se è un sogno non svegliateci perchè neanche Aladino avrebbe potuto mettere in atto tale desiderio..
- Il geometra di Frattamaggiore: dopo 94 minuti di corsa Insigne dalla propria trequarti di campo si inventa una giocata da “manuale del calcio” che avrebbe potuto mettere Lozano in condizione di realizzare la doppietta personale.
- I “sassi” dei veterani: “Rimettiamo le cose a posto dopo tutti quei danni”. Boom, terzo sasso in sette giorni quello di Insigne dopo quelli di Koulibaly e Mertens al vecchio allenatore e forse a quella parte di stampa che diceva “Solo Ancelotti può risollevare questa squadra“. Roba da “Ti vedo come un fratello” al primo appuntamento…
- Il lupacchiotto nel mirino: tranquilli anche noi siamo contro la caccia, ma il Napoli ha un vero obiettivo in questo finale di stagione, ovvero agguantare quel quinto posto che in una annata sfortunata non sarebbe affatto male per ripartire..
Articolo a cura di Marco Lepore