IL RITORNO DELLA SERIE A
Dove eravamo rimasti? Già, l’Hellas. Per Gattuso l’occasione anche per togliersi un altro sassolino: perché Juric, l’allenatore degli scaligeri, nelle settimane di tempesta a gennaio, era stato messo nel mirino di De Laurentiis per la successione estiva di Rino. Gattuso si è riconfermato da solo. Ma stasera ha un’altra occasione per dimostrare di che pasta è fatto. Ammesso che abbia ancora bisogno di mostrarlo: nelle due partite con Inter e Juventus, gli azzurri hanno spesso attaccato anche con rapidità, oltre che con intensità. Ringhione ha ipnotizzato il gruppo, fin dal primo giorno: «Cancellate il passato. Datemi tutto e non ve ne pentirete», ha detto con la sicurezza dell’audace uomo di spogliatoio, certo dei suoi attributi, e quelli hanno iniziato a dargli retta (sia pure lentamente) felici di potersi abbandonare finalmente a uno che parlava la loro stessa lingua (non ce ne voglia Ancelotti).
Questo Napoli voleva uno che controllasse il gruppo con durezza dei metodi e del linguaggio: un sergente di ferro. E lo hanno trovato. E a lui si sono consegnati. Gattuso non pensa a fare rivoluzioni questa sera, i panchinari (Lozano, Luperto, Llorente) aspetteranno ancora un po’: spazio ai soliti, con Hysaj che andrà a sinistra mentre Di Lorenzo si piazzerà a destra mentre Politano e Milik questa sera inizieranno dal primo minuto. In porta andrà Ospina: ci sarà alternanza con Meret nel corso dell’estate, ma il titolare è il colombiano. A centrocampo avrebbe dovuto giocare Allan, che però ieri ha accusato un problema fisico. Fonte: Il Mattino