Paolo Del Genio, opinionista tecnico, a Tele A: “Nikola Maksimovic è stato apostrofato negativamente in passato. Con giudizi trancianti (giocatore da serie B…), anche da parte di addetti ai lavori. Rimanevo perplesso. Ne rivedevo la “scheda tecnica”. Forte di testa. Abbastanza veloce, considerata la stazza. Senso della posizione. Piedi educati in fase di impostazione. Il calcio ci impone di esprimerci in maniera diversa. Più equilibrata. Maksimovic è stato il miglior calciatore in campo, di tutte e quattro le semifinaliste. Prove impressionanti. Ed uno dei tanti esempi di valutazioni, quanto meno, frettolose. Altro esempio? Meret e Ospina. E’ stato definito un “errore” mantenere in rosa due portieri così. Ma grazie a questo “errore”, ci siamo portati una Coppa Italia a casa. Bisognerebbe invece rimarcare come un ragazzo fiammingo (Mertens) si sia perdutamente innamorato di Napoli. Di come un altro ragazzo, serbo, Maksimovic abbia fatto altrettanto. E lo si è visto anche nel rendimento, in crescendo, delle sue ultime stagioni. Nella finale, ha esaltato una delle sue principali caratteristiche, la precisione in uscita, con il 98,3% di passaggi riusciti. Imperioso nel gioco aereo. Tempestivo e pulito, poi, nell’anticipo dell’avversario. E, insieme ad un redivivo Kalidou Koulibaly, un vero e proprio dominatore della propria area di rigore”.