«Impossibile evitare la festa” dice Beppe Bruscolotti, mitico terzino per 16 stagioni in azzurro, capitano dello scudetto del 1987 e ben due Coppe Italia nel palmares -. Una partita del genere, poi contro la Juventus. Come si fa a non festeggiare? Ora vogliono scagliarsi contro i napoletani ma questa città può dare lezioni di serietà sulla lotta al virus. Infatti abbiamo una situazione invidiabile rispetto al contenimento dell’epidemia. Una festa ci può stare: la vita non è fatta solo di restrizioni. Veniamo da un lungo periodo di chiusura, di sacrifici. C’è una vittoria, si fa festa. Piuttosto perché quello stadio chiuso al pubblico? Non sarebbe stato meglio tenere lì dentro i tifosi, riducendo la capienza, gestendo le distanze e le misure di sicurezza, e facendo festa in modo controllato? Se si sta sul campo è una cosa. Se si chiude il campo e si lascia la festa libera poi è chiaro che succede qualunque cosa». Fonte: Il Mattino