Il calcio femminile si è fermato definitivamente a causa di questa pandemia, ma l’auspicio è che possa riprendere la crescita come stava accadendo prima della sosta forzata. Anche il futsal attende le prossime mosse della federazione, con la crescita della disciplina. Ilnapolionline.com ha intervistato Veronica Privitera dell’Asd Grisignano.
In questi anni hai giocato a calcio a 11 ed ora a futsal, quali differenze hai notato in queste due discipline? “Sicuramente la differenza delle due discipline è il campo, la velocità di pensiero che nel futsal é molto più rapida ed è molto schematico, entrambe mi hanno dato gioie e dolori. Ma tutte e due mi hanno dato delle emozioni fortissime”.
In questi anni il futsal quanto è cresciuto a livello di visibilità a livello mediatico? “Si in questi anni il futsal è cresciuto tantissimo, non ancora a livello del calcio, però ci si può arrivare a grandi livelli, guarda la divisione spagnola ha comunicato che il calcio femminile e il futsal è diventato professionismo, se le cose vengono fatte bene anche qui può diventare realtà”.
Manca solo l’ufficialità, ma il Napoli femminile è praticamente in serie A. Tu che conosci l’ambiente azzurro cosa ne pensi? “Sono davvero contenta per loro se lo meritano, hanno vinto tutte le partite, non hanno mai mollato ed è giusto che ritornino in serie A. Io che conosco l’ambiente azzurro sono felice per loro e mi auguro che possano fare bene anche in massima serie”.
Infine cosa pensi che possa accadere al movimento dopo questo stop forzato? “Secondo me questa pandemia porterà un rallentamento, molte squadre rinunceranno a causa di fondi economici o comunque di sponsor, altre ridimensioneranno gli accordi. Questo è il mio pensiero però spero davvero che qualcuno guardi il femminile come il maschile e che si possano creare delle società uniche “ cioè Insieme al maschile” così da non far rallentare il femminile che in questi anni ha fatto davvero bene nel calcio e nel futsal”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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