La moviola – Un rigore per parte, ma Doveri fa bene a lasciar correre

Bene anche la gestione dei cartellini dell'arbitro di Roma

Non difficile, la finale, per Doveri, avrà dovuto faticare di più per tenere a freno l’emozione (romano, dirigere una finale nello stadio che, per ovvi motivi, non lo può vedere protagonista pur essendo il “suo”). Chiude con 28 falli fischiati e tre gialli. Tiene sempre sotto controllo la partita, mai davvero nervosa, non deraglia mai dalla coerenza tecnica.  

 

STESSO METRO  

A torto (ma secondo noi a ragione) Doveri ha usato lo stesso metro nel punire (o nel non punire) i contatti in area. E allora, non è rigore il contrasto fra Alex Sandro e Mario Rui, il bianconero allaccia un po’ ma dopo che l’azzurro gli ha agganciato il braccio. Lo steso farà con Koulibaly-Dybala (spalla-spalla) e con Mario Rui-Dybala (è il bianconero che va addosso al difensore di Gattuso). Nulla anche su Bernardeschi: cade prima. 

 

DISCIPLINARE  

Coerente Doveri anche da un punto di vista disciplinare: ha impostato la partita come gli è (da sempre) consueto, pochi gialli e molta prevenzione. E così, se perdona Alex Sandro), in particolare dopo il pestone su Fabian Ruiz, fa lo stesso (ed è bravo)con Callejon, che è vero che non colpisce pieno Cuadrado (che accentua) ma che ne ferma una ripartenza. Azzerati i bonus, estrae il primo giallo al 6’ della ripresa, per Bonucci, che ferma Fabian Ruiz che stava riavviando l’azione in velocità. Ok anche il giallo a Mario Rui (in ritardo su Dybala) e Dybala (su Demme). Manca, forse, punizione (e giallo) per il pestone di Pjanic su Zielinski. 

 

REBUS DA VAR  

Solo per la didattica: passaggio in profondità per Insigne, che è in off side, ma prima che gli arrivi il pallone, Bonucci alza volontariamente il tacco. E la sua volontà sembra abbastanza chiara, poteva essere il VAR a richiamare l’arbitro per una valutazione, dato che l’assistente n. 2, Alassio, aveva segnalato il fuorigioco. 

Il voto del CdS è 6,5

 

 

 

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