Decollo e in orbita: la coppa è del Napoli. La coppa è sua: Alex Meret. Primo rigore: parte Dybala dal dischetto, vola lui. E volano gli azzurri. «Sono orgoglioso di fare parte di questo gruppo». E questo gruppo è orgoglioso di lui: momenti difficili, come sportivo e come nipote, ma poi tutto passa e il talento e la parata decisiva restano. «Dedico questa coppa ai napoletani, alla mia famiglia, alla mia compagna, ai miei nonni». Certo, sì: e Napoli la dedica a te, anche a te.
CHE GIOIA. E allora, la favola. Un titolo che il Destino, un po’ come ha fatto con il gol del record di Mertens, ha scritto ieri all’Olimpico nel segno di Meret: «E’ un’emozione veramente grande». Grandissima, considerando che dall’11 gennaio ha messo insieme due partite: con la Juve e con la Samp. In campionato. Mai in Coppa Italia: che esordio, Alex. «Penso che abbiamo fatto un grande percorso, abbiamo saputo soffrire in tanti momenti e giocare bene. E’ una coppa meritata, siamo veramente contenti. Sono orgoglioso di noi». Ma dica la verità, è una rivincita personale? Ospina, eroe della semifinale e ieri squalificato, in questo momento sembra il titolare: «Ma no, Gattuso fa le sue scelte e oggi mi sono fatto trovare pronto. Proverò a farlo quando se ne presenteranno altre».
SCUSA GIGI. A dare più valore a tutta la storia c’è anche la sfida vinta contro il suo idolo, Gigi Buffon: «Lui è ancora il numero uno e lo ha dimostrato in questa finale salvando tre o quattro occasioni. Sono ancora più felice ed emozionato». Bene. Bravo, bis e anche tris: avanti con il campionato e la Champions. «Sì, c’è ancora tanto da fare, ora bisogna continuare così. Proveremo a rimontare in classifica». D’accordo Alex, molto giusto: ma oggi c’è da festeggiare.
A cura di Fabio Mandarini (CdS)