Tutto in pochi giorni: La bacheca trofei aspetta “Nuovi Arrivi” dal 2014

Tutto in poco tempo. Come per magia. Una metamorfosi. Sembrava la stagione della diaspora, dei cocci da raccogliere, ma ora con Gattuso può diventare quella in cui la stanza dei trofei, chiusa a chiave dal 2014, può tornare a riaprirsi. Gattuso alle 8:10 arriva al centro tecnico. È da solo. Il resto della sua combriccola lo raggiunge dopo una ventina di minuti. Ha qualche dettaglio da volersi schiarire. E lo fa. Poi scatta la riunione con Gigi Riccio e gli altri. Alle 10:30 comincia ad arrivare la squadra: volti sorridenti, voglia di scherzare. Bisognava essere qui a dicembre, quando si consumavano gli ultimi giorni della (breve) Era Ancelotti per capire cosa è stato capace di creare Ringhio.

C’erano giocatori che neppure avevano la forza di alzare lo sguardo da terra, impietriti dai risultati, dalle prestazioni e anche imbarazzati per quell’ammutinamento nella notte con il Salisburgo che resta una ferita per loro. Nonostante il pentimento. Poi è arrivato questo uomo che ha due occhi che quando ti fissano scrutano ogni pensiero: ha messo spalle al muro i bulli del gruppo che erano divisi in piccole fazioni, e dopo aver impiegato un mese per trovare il bandolo (rischiando, forse, pure il posto dopo il ko con la Fiorentina), non se l’è fatto più sfuggire. Fonte: Il Mattino

 

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