Diciamoci la verità, tra le varie cose che i napoletani stavano aspettando disperatamente con la fine del lockdown e delle misure di contenimento del virus, dopo lo struscio sul lungomare e l’autorizzazione per le pizze a casa ci stava sicuramente un gol di Mertens. Sì perché non si trattava di un gol qualsiasi. Innanzitutto si trattava di un gol fatto da un giocatore amatissimo sul punto di rinnovare a vita con la maglia azzurra e col Napoli. Poi si trattava di un gol segnato in una semifinale di Coppa Italia con l’Inter e, infine, si trattava del gol che avrebbe consegnato a Dries il titolo di miglior marcatore azzurro di tutti i tempi. Più di Cavani, Maradona, Hamsik.
Quando è arrivato, il gol numero 122 del folletto belga ha spazzato via tutto. La papera di Ospina che aveva inizialmente portato l’Inter in vantaggio, i mesi di digiuno dal calcio, lo stadio muto senza tifosi, i capelli a nido di auciello di Insigne e Demme che a quanto pare non sono stati avvisati che i barbieri hanno riaperto da l’attività, l’arbitro che si fa male e per farsi curare va direttamente dai medici del Napoli snobbando malamente i colleghi milanesi dell’Inter. Insomma, abbiamo aspettato tanto ma alla fine il momento di usare questa citazione di Dante è arrivato: «E quindi uscimmo a riveder le stelle». Non solo le stelle, però. Rivedremo pure la Juventus e Sarri in finale mercoledì sera! En garde! Fonte: Il Mattino