L’accordo per il prolungamento dei contratti fa sorridere la FIFA

VOLONTA’ REGINA

E’ chiaro che l’accordo quadro non sarà vincolante per i singoli e che ogni intesa dovrà essere ratificata tra un calciatore e il suo club. L’indirizzo, però, sarà forte perché verrà sottoscritto da tutte le parti in causa, compreso il sindacato dei calciatori. In teoria impegnandosi le leghe, i club non dovrebbero farsi dispetti tra loro soffiando magari a una rivale un elemento chiave per avere un vantaggio. Se ciò succederà la Serie A, la B e la C potrebbero prevedere sanzioni. Senza colpi di scena, dunque, Kulusevski finirà la stagione al Parma, Petagna alla Spal e Nainggolan al Cagliari. Una norma internazionale non si può fare, ma la speranza della Fifa è che il principio valga anche per i prestiti internazionali (esempi: Moses dovrebbe restare all’Inter, Smalling e Mkhitaryan alla Roma).

LA FIFA SORRIDE

Il “quasi accordo” trovato in Figc è arrivato nel giorno in cui Infantino ha inviato a tutti gli stakeholders un vademecum di raccomandazioni nel quale ribadisce il concetto espresso 2 mesi fa: «La Fifa non ha l’autorità di allungare unilateralmente i termini e le condizioni di tutti i contratti perché ci sono diversi leggi nazionali e differenti regolamenti delle Federazioni. Ciò premesso, per uscire dall’emergenza creata dal Covid, viene fortemente raccomandato a tutte le parti in causa di prolungare gli accordi in scadenza e di posticipare quelli che dovevano iniziare l’1 luglio. L’accordo che deve essere raggiunto da tutti i soggetti coinvolti deve essere equo e ragionevole». Il tutto «per salvaguardare l’integrità dei campionati e delle coppe». Ecco perché «i prestiti devono essere rinnovati». Fonte: CdS

 

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