FIGC: Il piano per “intercettare” il contagiato prima che scenda in campo

TAMPONI OGNI 48 ORE

Il piano della Figc, però, è più articolato. Perché l’obiettivo è innanzitutto quello di abbassare il più possibile le probabilità di contagio. E la strada scelta, come già emerso, è quella di aumentare la frequenza dei controlli. In base al protocollo, il gruppo-squadra viene sottoposto ogni 4 giorni ai tamponi. Ecco, se l’intervallo venisse ridotto a 2, il monitoraggio avrebbe ancora maggiore efficacia. E, nella peggiore delle ipotesi, verrebbe ridotto il rischio che a finire in isolamento non sia soltanto la squadra del positivo, ma anche quella che l’ha affrontata nell’ultima partita. In sostanza, il contagiato verrebbe “intercettato” prima di scendere in campo. E’ vero che c’è sempre l’ostacolo del reperimento dei tamponi (e dei reagenti) in certe zone, ma finora anche le squadre lombarde sono riuscite a procurarseli in misura sufficiente per rispettare il protocollo. Fonte: CdS

Figctamponitest
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