Katja Schroffenegger: «Stavamo crescendo, ora mi sento come se ci fossimo di nuovo fermate». Anche Katja bolzanina classe 1991, dovrà riporre i guanti e gli scarpini nel cassetto. Così è deciso: la Serie A femminile si ferma. E lei, come tante sue colleghe, ha vissuto la giornata di ieri tra apprensione e delusione. Se l’aspettava, dice, ma fa comunque male sapere che lo sport per cui vivi viene congelato proprio nel giorno in cui i colleghi maschi di Serie A, Serie B e Serie C acquisiscono invece la speranza di poter concludere la stagione. Queste donne si sentono discriminate due volte. Il portiere della Florentia San Gimignano e della Nazionale italiana ne ha parlato con noi.
Schroffenegger, che ne pensa della conclusione anticipata del campionato? Perché questa scelta?
«Noi calciatrici abbiamo aspettato fino a ora per sapere se avremmo finito il campionato o meno, c‘erano giustamente altre priorità. Dopo settimane di tira e molla era arrivato il momento di decidere. La volontà di riprendere ci sarebbe stata, ma solo con lo stesso protocollo sanitario del maschile e con un aiuto economico per le società. Queste condizioni non c’erano e quindi era giusto concludere il campionato qui».
Crede ci sia stata una disparità di trattamento? «Viviamo il calcio a 360° come i nostri colleghi maschi. Sarebbe stato un buon momento quest’anno per far partire il professionismo in Serie A femminile, per avere le stesse tutele. Tante ragazze, essendo dilettanti, non hanno potuto allenarsi da marzo. Così è difficile andare avanti».
E ora? Avete ancora speranza? «Con il Mondiale il movimento e l’attenzione mediatica stavano crescendo. Era importante proseguire su quella strada. Ora con il virus, la conclusione anticipata del campionato e senza professionismo mi sembra che ci siamo di nuovo fermate».
Questo processo di crescita avvenuto negli ultimi anni rischia di arrestarsi? «Spero di no. Abbiamo bisogno di poter dire che il calcio è il nostro lavoro. Il movimento e il livello in Serie A cresceranno di conseguenza».
Obiettivi per la prossima stagione? «Passo per passo vorrei arrivare in alto, vincere trofei con la Florentia e togliermi soddisfazioni con la maglia azzurra. Con la squadra sarebbe bello migliorare il quinto posto, anche se sarà difficilissimo, e andare il più lontano possibile in Coppa Italia».
A cura di Giorgio Marota (CdS)