Dopo la selezione a Coverciano i moschettieri italiani hanno incassato gli auguri del ct della Nazionale Roberto Mancini. «Purtroppo dicono i tre partenopei, tutti tifosi della compagine di Gattuso il Napoli non ha una squadra di videogiocatori, come la Juventus, il Monaco, il Manchester». Ecco perché Rosario indossa la maglietta del Genova, Carmine quella del Pisa, Alfonso i colori del Verona, mentre Nicola non ha una casacca.
Il gol che ha decretato la vittoria finale sulla Serbia è stato segnato, nel gioco virtuale, da Lorenzo Insigne, su assist di Fabio Quagliarella, il bomber di Castellammare di Stabia. E proprio il campione frattese del Napoli è stato uno dei primi a formulare gli auguri ai vincitori, in particolare a Rosario, suo conterraneo con un simpatico videomessaggio diffuso sui canali social della Figc il giorno dopo la conclusione del torneo. «La nostra era una conoscenza virtuale, solo quando siamo stati convocati a Coverciano abbiamo potuto effettivamente conoscerci: siamo diventati amici, quasi una famiglia» dicono. Ad Insigne e ai suoi compagni rivolto l’augurio di vincere tra un anno l’Europeo sul campo.
Racconta il grumese Rosario che con i videogiochi ha familiarizzato da piccolo: «Che tortura non poter esultare, abbracciarci, brindare tutti insieme come sarebbe certamente avvenuto in un periodo non di emergenza sanitaria. Invece ognuno è stato costretto da casa sua a seguire sul monitor gli incontri dei compagni di squadra. Sarebbe stato bello poter festeggiare tutti insieme, magari a Londra, come era previsto dal programma, dove si dovevano tenere gli incontri finali prima che scoppiasse la pandemia. Le uniche foto insieme sono quelle scattate a Coverciano, prima che cominciassero le finali. Comunque ai miei coetanei dico di coltivare le passioni, gli hobby, ma innanzitutto preoccuparsi dello studio e conquistare prima ben altri tipi di trofei».
Fonte: Il Mattino