Sì, quel che conta per il Napoli è la Coppa Italia. In 4 giorni Gattuso si gioca una stagione, è ovvio. Poi magari può sognare la risalita al quarto posto, occupato dall’Atalanta, augurandosi che l’estate lontano dagli ombrelloni, rimescoli le carte sul tavolo. Ma è la Coppa Italia l’obiettivo degli azzurri, anche perché davvero alla portata, visto anche l’1-0 di San Siro nella partita di andata: domani la Lega formalizzerà il match di ritorno il 13 giugno con l’Inter. Nonostante le lamentele, Conte non schiererà la formazione Primavera. Anche perché, poverini, i ragazzini nerazzurri non si allenano da marzo. Come tutti i loro pari-età. Il 17 giugno è prevista la finale all’Olimpico che il Napoli non gioca dal maggio del 2014. La notte orribile dell’agguato a Ciro Esposito. E poi ecco il campionato che mette gli azzurri nelle condizioni di dover andare a Verona e a Bergamo nel giro di 10 giorni. Martedì 23 giungo alle 19.30 l’esordio al Bentegodi, poi domenica 28 giugno (sempre alle 19.30) il ritorno al San Paolo deserto con la Spal e giovedì 2 luglio (ancora alle 19.30) la gara a Bergamo con l’Atalanta al termine della quale Gattuso potrà capire se gli azzurri possono inseguire il quarto posto Champions.