Ecco un estratto delle intercettazioni relative all’inchiesta della procura di Milano che vede coinvolto il presidente del Coni.
Malagò: «Noi dovremo procedere al punto successivo, che è quello dell’elezione del presidente. C’era stato un verbale della riunione precedente sul quale c’era stata una condivisione su un nome. Ho avvisato il presidente Miccichè di aspettare nel suo ufficio che fosse formalizzato. […]. Adesso Aurelio (De Laurentiis, ndr) se onestamente questo discorso implica che non c’è più l’unanimità mette in imbarazzo tutto, perché oggettivamente la formula prevista rispetto a quella iniziale del regolamento cambia. Se possibile, almeno sulla nomina di Miccichè…».
De Laurentiis: «Io non più d’accordo a dare nessun tipo di approvazione. […]. Ci sono varie frange che tirano da una parte piuttosto che dall’altra. Allora io preferisco starne fuori. […].Ma io adesso gioco contro tutto e contro tutti, fino a che non ci chiuderemo in una stanza e non decidiamo da grandi cosa vogliamo fare».
Malagò: «Sì, però Aurelio qui c’è un’Assemblea che ha un ordine del giorno, scusami».
De Laurentiis: «Beh, io allora mi astengo e mi astengo».
Ferrero: «Scusami Aurelio, però una settimana fa eri qui al telefono, avevi detto di sì e tutti quando eravamo d’accordo».
De Laurentiis: «Non sono d’accordo su questo modo di procedere, lo statuto…».
Malagò: «E infatti hai votato contro».
[…]
Malagò: «E’ anche imbarazzante»
Ferrero: «Non si può fare una figura di merda in 20…»
De Laurentiis: «Io lo conosco, gli dico guardi mi dispiace per questo motivo, per quest’altro motivo…»
[…]
Ferrero: «Adesso che c’è Micciché. Io non lo conosco e non me ne frega niente di chi sia. Dico solo che la dobbiamo piantare di fare figure di merda».
[…]
Malagò: «[…]. Per cortesia, dobbiamo votare il presidente. L’altra volta tutti e 20, chi era collegato in call, chi era presente, chi non aveva il presidente e aveva dei rappresentanti mi avete fatto mettere a verbale che c’era la condivisione su un nome. Dopodiché oggi, venendo qui, per risparmiare tempi visto che abbiamo delle cose urgenti che ci dobbiamo raccontare, qualcuno ha proposto: anziché andare a scrutinio fisso, andiamo all’acclamazione. Lui (Micciché, ndr) correttamente sarebbe dovuto venire per presentare, ma mi ha detto aspetto per non condizionarvi. Io vi chiedo adesso di procedere, altrimenti è un problema serio, molto serio. Aurelio (De Laurentiis, ndr), sulla sola nomina del presidente, puoi farmi una cortesia?».
De Laurentiis: «Ma io mi astengo».
Malagò: «Se si astiene succede…».
Nicoletti: «Abbiamo richiesto la nomina all’unanimità. Anche Gaetano (Micciché, ndr) ce l’ha richiesto»
De Laurentiis: «Potete un attimo venire da me, te (Malagò, ndr) e Nicoletti».
Ferrero: «Non va bene. La dovete fare finita con sta cosa. Lei è il Commissario e non va da nessuno».
Malagò: «Allora che facciamo con Miccichè?».
Ferrero: «Facciamo che il signor Aurelio (De Laurentiis, ndr) l’ha già votato e deve essere coerente. Al telefono ha detto di sì».
Malagò: «Non è sufficiente».
Ferrero: «Deve essere coerente»
Malago: «Cercate di mettermi in condizione che lo posso convincere. Perché se non ho questo, salta tutto. Lo capite o no?».
Ferrero: «Vai. Tanto la buffonata è compiuta».
[…]
Nicoletti: «Dobbiamo votare secondo la modalità dello statuto»
Malagò: «Tecnicamente come funziona la votazione».
Nicoletti: «Ruggero (Stincardini, ndr)»
Stincardini: «Sto andando a prendere le schede, le distribuiamo…».
Malagò: «Ma abbiamo detto che andiamo per acclamazione…Va bene, allora votiamo. Ci hai convinto. Dove stanno ste’ schede?» Stincardini: «Eccole».
Malagò: «E dove stanno? Forza, coraggio».
Ferrero: «Ma se poi qualcuno dice no, che facciamo? La dobbiamo finire con sta buffonata».
[…]
Malagò: «Dai ragazzi, su. Mi sono fatto convincere da Ezio (Signorelli, ndr), c’è il regolamento c’è il notaio, chi vuole, l’ho fatto mille volte nella mia vita, firma anche qui. L’importante è che dia la scheda. Così non ci sono equivoci. Chi vuole, lo fa davanti».
Stincardini: «Deve essere segreto».
Malagò: «C’è gente che è preoccupata».
Ferrero: «Se fa 18 è finita».
Preziosi: «Devi votare Miccichè. Lo dico io».
Lotito: «Non mettiamoci a gioca’. Ma non è possibile».
Preziosi: «Che te frega a te, se tutti sono d’accordo?».
Lotito: «Allora fa’ palese…è nullo».
Nicoletti: «Tutti individualmente possono fare una dichiarazione di voto. Possono rinunciare, non è vero che non è così».
Stincardini: «Preziosi si prepari. Vota Zarbano? Va bene».
[…]
Baldissoni: «[…] io invito tutti a rinunciare a questo scrutinio segreto. Chi ha qualcosa in contrario e ha deciso di votare contro, lo dica apertamente come due settimane fa aveva detto apertamente che era d’accordo. Almeno ci guardiamo tutti negli occhi e manteniamo un rapporto di serietà reciproca. Io sarei in imbarazzo se oggi uscissimo con una decisione, andando ad aprire quelle buste in cui il nome di Miccichè non ha raggiunto la necessaria unanimità ai fini della modifica statutaria».
Malagò: «Si può fare? Si può fare un discorso per acclamazione?».
Baldissoni: «Se qualcuno ha votato contro lo dica, altrimenti procediamo per acclamazione».
Nicoletti: «A mio avviso, se posso dire, se ognuno di voi rinuncia allo scrutino segreto, la rinuncia è valida individuale. Diverso è la rinuncia allo scrutinio segreto. Ma se ognuno di voi dice quello che ha votato e consegna la scheda, è una rinuncia individuale».
[…]
Malagò: «Le schede non si aprono più, c’è stata una dichiarazione, grazie…».
Applausi.
Nicoletti: «Non è avvenuta per acclamazione, ma per spontanea dichiarazione unilaterale».
Malagò: «Per acclamazione no. Va bene così, va bene così».
[…]
Malagò: «Unanimità con dichiarazione di voto, rispettiamo tutti quanti. Avvisato Miccichè. Tempo di arrivare dal suo ufficio a qua».
A cura di Andrea Ramazzotti (C dS)