LE CENTO GARE
Per il resto altre cento gare indefinibili per via della lunga sosta. Conseguenza diretta del lockdown e della pandemia. Rimettere in moto mente e muscoli dopo oltre tre mesi di inattività comporterà rischi mentre gli infortuni saranno l’altra variabile. Costrette a rispettare scrupolosamente il disciplinare medico-scientifico approvato dalla Figc per tutti i professionisti. E con tante incognite ancora da decifrare a cominciare dalla quarantena obbligatoria in caso di contagi, le venti cadette che si rimetteranno in viaggio dovranno guardarsi poi dagli spareggi per la promozione o per mantenere la categoria. Pandemia permettendo. Perché se la situazione dovesse complicarsi, scatterebbe il piano B (solo play off e play out con format da stabilire dalla Figc) o il piano C (cristallizzazione delle classifiche e verdetti di conseguenza). Quest’ultima ipotesi, a cui nessuno vuol pensare, consiglierebbe tuttavia il presidente Balata, che tanto si è battuto per la riapertura del campionato, di mettersi in paro.
RECUPERO TRAPPOLA
Ovvero, calendarizzare per primo il recupero di Ascoli-Cremonese. Gara non giocata alla 25ª per il divampare del coronavirus nella città lombarda, e rinviata con le squadre già al “Del Duca”. Insomma, meglio evitare polemiche e procedere per gradi. Nel peggiore dei casi si creerebbero le condizioni per applicare le norme senza calcoli contorti e con tutti i club con le stesse gare disputate. L’imminente Assemblea di Lega (si potrebbero decidere anche le 5 sostituzioni e i turni infrasettimanali) è l’occasione giusta per fissare le regole qualora il gioco dovesse malauguratamente di nuovo farsi duro. E la B tornare complicata! Fonte: CdS