Un anno da 14 e uno da 10 mesi: Ad esempio Petagna…

Il compenso per il 2019-20 sarà riferito a 14 mesi, quello per il 2020-21 a 10 «noi giochiamo solo dalle 18».

La presa di posizione dei calciatori contrasta con l’idea di uno slot alle 17. I contratti allungati fino al 31 agosto. Il centrocampista belga Radja Nainggolan è in prestito al Cagliari ma di proprietà dell’Inter.

I calciatori dicono di no a giocare prima delle 18, ma intanto si apre uno spiraglio per un prolungamento “collettivo” dei loro contratti fino al 31 agosto. Al momento si tratta di un’ipotesi allo studio, ma che viene definita promettente e sulla quale vale la pena di fare approfondimenti.

FIGC E LEGA AL LAVORO

Ieri sul tema dei contratti c’è stata una riunione organizzata dalla Federazione. Si è discusso dei termini di tesseramento e di quando sarà possibile depositare i trasferimenti della prossima stagione (verosimilmente dall’1 settembre), ma sul tavolo è finito pure l’argomento degli accordi in scadenza il 30 giugno e quello dei calciatori in prestito fino a quella data. La Figc vorrebbe dare, magari già nel prossimo Consiglio Federale del 3 giugno, una “raccomandazione stringente” a rinnovare i prestiti e i contratti in scadenza perché non sia alterata la regolarità del campionato.

Capire che tipo di “raccomandazione stringente” al momento non è facile e, siccome non è possibile emettere una norma che incida sui singoli accordi, in via Allegri stanno studiando con attenzione ogni aspetto legale. Sempre in contatto con la Fifa che per la prossima settimana ha in programma una nuova riunione con tutte le Federazioni. Manca poi la fumata bianca sulla parte economica che nel caso dei giocatori è l’aspetto più importante: l’idea è quella di legare il compenso al numero di partite della stagione agonistica e non alla durata della stagione stessa. Un esempio per capire meglio.

Petagna attualmente guadagna poco più di 1 milione dalla Spal, mentre il prossimo anno ne percepirà quasi il doppio (1,8) dal Napoli. Il concetto sul quale lavorare è che nel 2019-20 il bomber riscuoterà poco più di 1 milione per una stagione da 14 mesi (fino al 31 agosto dunque), mentre nel 2020-21 ne incasserà 1,8, ma per lavorare 10 mesi (fino al 30 giugno 2021). Sarà una norma che metterà d’accordo tutti i club? E soprattutto i singoli calciatori e l’Aic la accoglieranno? Andrebbe attuata anche agli svincolati che non hanno ancora una formazione per il prossimo anno. Possibili elementi di disturbo? I tagli agli stipendi 2019-20 (marzo e aprile) che i proprietari (o almeno quelli che non hanno ancora un’intesa) richiedono e che i tesserati rifiutano. Sempre più formazioni si stanno orientando sulla riduzione di un mese più la rinuncia alle ferie estive. Fonte: CdS

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