Nel corso di Radio Punto Nuovo, durante la trasmissione “Punto Nuovo show”, condotto da Umberto Chiariello e Marco Giordano, è intervenuto il presidente dei medici sportivi Enrico Castellacci.
Il sospetto positivo del Bologna, ha messo paura. Nella malaugurata ipotesi che il collaboratore di Mihajlović fosse risultato positivo, tutta la squadra sarebbe dovuta andare in quarantena fiduciaria, continuando però ad allenarsi. Questo è il rischio: che spunti un positivo nelle varie squadre. Quando ricomincerà il campionato, se dovesse accadere una cosa del genere, avrebbe un effetto devastante sul campionato. 14 giorni sono tanti, difficilmente ci sarà la possibilità di recupero. Credo che, controllando la diminuzione della curva epidemiologica, si possa ridurre la quarantena da 14 a 7 giorni, controllando tutti i componenti con tamponi e test sierologici. Di questo passo si potrebbe dare una chance al campionato di concludersi. Il discorso dei 7 giorni, come L.A.M.I.C.A. sono tanti giorni che lo sosteniamo. Il medico del Bologna è un rappresentante di Lega, quando la Federazione dice che i medici sociali ci sono, non vuol dire niente. Le tre leghe nominano tre consulenti scientifici che però non rappresentano i medici del calcio, è solo un modo per giustificare che L.A.M.I.C.A. è stata messa fuori. Se c’è volontà politica, devono cambiare la questione dei 14 giorni perché rende difficile la conclusione del campionato. Fermo restando che il problema nasce anche per Serie B e Serie C, da loro gran parte delle società non hanno le strutture per un ritiro fiduciario. Bolla di 7 giorni? Assolutamente d’accordo. Facciamo riferimento anche alla Bundesliga che è stata apri fila in questo settore”.
La Redazione |
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