Tamponi e test sierologici tengono banco per la ripresa

TAMPONI PRE-GARA

Avanti dunque con i tamponi ogni 4 giorni e con i test sierologici ogni 15. Come nel protocollo degli allenamenti. Il tutto in attesa che vengano validati i test molecolari sulla saliva che sono test rapidi e consentono di avere una risposta in una decina di minuti. Di certo, però, i tamponi (o più in generale i test molecolari) non possono essere sostituiti con test sierologici. Anche a Immunofluorescenza, perché i primi individuano il virus nelle mucose e si positivizzano entro 4-7 giorni dal contagio.

Mentre i secondi valutano la presenza di anticorpi nel sangue e non scattano una fotografia del momento attuale, ma del periodo precedente agli ultimi 10-15 giorni. L’idea in futuro è quella di cadenzare i tamponi (la cui risposta arriva in 24 ore) il giorno precedente alle varie partite. E’ chiaro che un caso di Covid impedirebbe la disputa della gara che vede impegnata quella formazione e farebbe scattare, oltre all’isolamento per l’infettato, la quarantena del gruppo squadra.

Al momento per 14 giorni (con tampone ogni 48 ore), ma resta da capire cose succederà quando si tornerà in campo: se tra 3-4 settimane la situazione sarà migliorata, magari il governo autorizzerà misure meno stringenti anche perché i vari gruppi-squadra sono super controllati. Un esempio? Sia il protocollo per gli allenamenti sia quello per il campionato prevedono i test sierologici ogni 15 giorni. Con tamponi così frequenti non sarebbero necessari, ma sono stati inseriti come ulteriore garanzia per azzerare il rischio di un falso negativo tra i tamponi. Fonte: CdS

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