IL SETTORE GIOVANILE IN CAMPANIA (VOL. 4)- La “matricola terribile” Juve Stabia

Analisi del settore giovanile della Juve Stabia

Juve Stabia- Continua il viaggio della nostra Redazione alla scoperta dei settori giovanili delle formazioni campane. Questa volta è il turno delle vespette

Nessuna paura di volare..

Quarta puntata del nostro approfondimento sui vivai in Campania e stavolta ci soffermiamo sulla Juve Stabia, formazione che la scorsa stagione ha dominato il campionato di Serie C ed è riuscita a guadagnarsi la promozione in B dove quest’anno, fin quando si è giocato, ha certamente ben figurato.

Va detto che la nostra analisi era stata preparata prima che nelle ultime ore ci fosse un vero e proprio terremoto societario col presidente Andrea Langella che ha rassegnato le sue dimissioni per frizioni col socio Francesco Manniello. Non sappiamo bene quali conseguenze deriveranno da questo scossone interno, per cui ci limiteremo ad analizzare quanto fatto fin qui senza azzardare  inutili previsioni.

Una promozione in serie B che per una piazza tra le più antiche dell’intero mezzogiorno, significa anche un radicale stravolgimento a livello giovanile perchè da un momento all’altro si passa da affrontare avversari di pari livello economico e forza a dei veri e propri colossi come Roma e Napoli.

Eppure la proprietà ha sempre dimostrato di avere un vero e proprio debole per il settore giovanile, che ha costruito mattone dopo mattone con degli sforzi non indifferenti per garantire una certa competitività anche sul piano dei risultati sportivi.

Alla guida del vivaio è stato scelto Saby Mainolfi, che ormai da qualche anno è il Responsabile del settore giovanile della Juve Stabia col complesso compito di conciliare le ambizioni della proprietà con le limitate risorse messe a disposizione.

Questo comporta che nel vivaio delle vespette sono due le regole scelte: essere tempestivi per anticipare sul mercato la concorrenza, spesso dotata di budget ben più cospicui, e stringere rapporti privilegiati con scuole calcio sul territorio per garantirsi i migliori talenti.

E le scelte hanno sicuramente pagato perchè la Juve Stabia è rimasta sempre competitiva negli ultimi anni un pò in tutte le categorie, e addirittura la scorsa estate l’Under 17 di mister Michele Sacco è riuscita a entrare tra le magnifiche quattro di C che si sono contese il titolo di campione d’Italia. Le vespette, dopo una straordinaria vittoria nella doppia sfida dei quarti di finale contro il Catania, si sono dovute arrendere al cospetto del Pordenone, diventato poi campione d’Italia per la seconda volta consecutiva.

Anche quest’anno le formazioni stabiesi non hanno affatto demeritato e anzi, in particolare nella categoria Under 15, la Juve Stabia di mister Vincenzo Franzese ha fatto davvero sognare soprattutto nelle prime giornate con vittorie esaltanti come quelle sui campi di Perugia e Trapani che hanno lasciato il segno illudendo di poter addirittura lottare per i play off.

Positiva anche la stagione dell’Under 16 che si è dimostrata sicuramente competitiva e ha raggiunto il suo apice nella doppia sfida con i cugini della Salernitana, regolata sia in casa che in trasferta con due rotondissimi 3-0. Nono posto in classifica con il quinto distante appena quattro lunghezze per i ragazzi di mister Sacco sono un buon viatico per il futuro.

Più dura, ma non poteva essere diversamente perchè in linea con filosofia societaria, è stata la stagione sia per Under 17 che Primavera che, però, ad onor del vero non sono mai davvero crollate lottando in campionati di livello altissimo.

Dunque la Juve Stabia si è dimostrata non solo una società in grado di poter stare benissimo in serie B, ma anche capace di dare continuità al “progetto giovani”, avviato ormai qualche stagione fa. E nonostante il livello degli avversari si sia improvvisamente innalzato rispetto ai dodici mese precedenti l’inizio è assolutamente incoraggiante,  a patto che nulla venga distrutto..

Articolo a cura di Marco Lepore

 

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