Il protocollo: lo stadio avrà tre zone, al max presenti in 300

Dentro e attorno al campo, invece cambierà molto. Lo stadio verrà diviso in tre zone: interno stadio/zona tecnico-sportiva, tribune-area media/tribuna stampa ed esterno stadio. Con area tecnica si intendono il terreno di gioco, il recinto di gioco con bordocampo e inclusa l’area tecnica, il tunnel dei giocatori e l’area spogliatoi. Per spalti comprendiamo le tribune, le aree media (sala stampa, flash zone e mixed zone) e GOS, cioè le sale di controllo. Le aree esterne invece sono Tv compound e gli spazi limitrofi come i parcheggi. Il numero massimo di persone ammesse allo stadio è di 300 per la Serie A (proporzionalmente inferiore per B e C) suddiviso per le diverse attività: il numero deve comprendere solo le figure strettamente necessarie. Il gruppo squadra della società ospite non deve superare le 60 persone per A, per B e C proporzionalmente inferiore. Il numero di persone potrà essere modificato su indicazioni delle forze dell’ordine. All’interno di ciascuna zona non è consentita la presenza in contemporanea di non più di 130 persone per la A.
Delle 300 fanno parte, per esempio, 22 titolari, 24 riserve, 4 match analyst, 8 delegati ospiti, 1 medico, 10 del servizio sanitario, 10 giornalisti, 10 fotografi, 65 produzioni tv e 20 licenziatari Tv. Fonte: CdS

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