Ruggire è il suo mestiere: azzannare le caviglie, avventarsi su ogni pallone, come un leone della retroguardia
che sa che sbranare l’azione avversaria è l’unica cosa che conta, calcato il manto erboso del campo.
La sua mentalità, plasmata nel settore giovanile del Brescia, è quella di un “Calcio che fu”, ma sempre
vincente quando si parla di portare risultato e maturare i tre punti al termine dei 90 minuti. Alexandra Tunoaia, difensore centrale, classe 2001, ha iniziato la stagione in prima squadra dell’Hellas Verona, per poi alternarsi alla formazione primavera, di cui è solida colonna. Con la maglia della Romania, in nazionale maggiore, prove impeccabili e di assoluto valore, nonostante il livello della selezione in cui si trova a giocare. Nella U19 balcanica, invece, una fascia da capitano portata con gran responsabilità. Tutto questo, l’ha così posta alla ribalta di squadre iberiche, club della Liga, di quel gruppo di compagini con la filosofia di gioco più vicina ad un “Calcio Italiano”. Ed ecco che girano sirene dalla città di Siviglia e dalle Isole Canarie, dove alcuni direttori ed alcuni mister l’hanno notata ringhiare sulle gambe delle nazionali di mezza Europa. Per questo, non ci resta che vedere se Tunoaia rimarrà in quel di Verona o partirà per la Spagna, oppure chi può sapere che non accetterà le offerte che le potranno venire dall’Italia.
La Redazione