Umberto Chiariello ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Punto Nuovo durante la trasmissione Punto Nuovo Sport Show: “No Calcagno, non ci siamo. Non è problema di Insigne o Cristiano Ronaldo. L’AIC deve capire che sono a rischio non i posti di lavoro, ma le società di calcio. Piuttosto che mettere a rischio 5 stipendi, è meglio mettere a rischio un intero sistema? Quest’apertura da parte di Gravina, fa modo di dar fiato alle società, è normale una dilazione di pagamento. La FIGC vuole intervenire per proteggere i più deboli. Invece di aspettare, caro Calcagno, perché non hai fatto quello che è stato fatto in Germania? Accantonare risorse per i più deboli, creare un fondo solidaristico, si salvavano i calciatori meno protetti e si permetteva alle società di non arrivare a fiato corto. Queste battaglie sono di retroguardia a fine mandato, di chi non ha una visione del futuro”.