Oggi Brusaferro, Locatelli e soci affronteranno le modifiche al protocollo inviate al Ministero dello Sport dalla commissione medica della Figc, dopo che la Lega ha riscritto molti punti. Non un passaggio di poco conto, quello di oggi. Senza l’ok, tutto torna in alto mare, anche la ripartenza a giugno della serie A. Un documento che, pur di scongiurare i ritiri obbligatori e il ritorno a casa, ha fissato un aumento dei tamponi e dei test (a tal proposito, a Castel Volturno ieri il Napoli si è sottoposto al sierologico dopo i 4 tamponi degli ultimi 12 giorni). I medici, a cui viene cancellata la responsabilità penale e civile, ne sono ampiamente soddisfatti. Nelle modifiche alla quarantena di gruppo si sostituisce l’isolamento (per sette giorni) solo dell’eventuale positivo. A parte il Parma, che è in ritiro da ieri e che quindi ha svolto allenamento di gruppo col pallone, tutte le altre hanno continuato con le sedute individuali. Nessun club vuole chiudersi in un centro tecnico per i prossimi 14 giorni. Quindi, la decisione che prenderà il Cts è fondamentale: dovesse continuare a persistere il veto degli allenamenti collettivi senza la clausura, sarebbe impossibile per la serie A tornare in campo persino il 20 giugno. Perché, dicono medici, preparatori e allenatori, ci vogliono almeno 25 giorni per avere le squadre in una condizione decente.
Fonte: Il Mattino