Fabiani (ds Salernitana): “Retribuzioni? Con chi non capirà, si andrà in contenzioso”

SALERNO

«Non so quando e come riprenderemo, ma se il campionato dovesse ripartire, si potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di consentire l’accesso ad una parte di tifosi, ad esempio gli abbonati, da sistemare in tutta la struttura in modo da garantire il distanziamento». La proposta è del direttore sportivo della Salernitana, Angelo Fabiani, che non si arrende all’idea degli stadi vuoti. «Daremmo almeno una parvenza di normalità», aggiunge il dirigente granata.

ATTESA

Intanto, la Salernitana resta in attesa. I calciatori continuano ad allenarsi individualmente e, se vogliono, possono farlo nel centro sportivo gestito dal club. «Attendiamo – spiega Fabiani – la data certa dell’eventuale ripresa del campionato e le linee guida indicate dal protocollo medico-scientifico. Benché migliorato, in quello attuale emergono evidentemente delle criticità: dalle responsabilità dei medici alla complessiva attuazione del protocollo considerata la specificità del calcio. La Salernitana riprenderà gli allenamenti collettivi quando ci saranno le condizioni per mettere in sicurezza i calciatori e tutti quelli che lavorano intorno alla squadra. Al momento per potersi allenare individualmente nella struttura sportiva del Mary Rosy gli atleti si sono assunti la responsabilità, chiedendo il permesso al club ed ai proprietari del centro. Ad oggi la Salernitana non se la sente di assumersi qualunque responsabilità».

RETRIBUZIONI

Uno dei temi più discussi è quello dell’eventuale taglio dei salari a causa di questo lungo stop. «Ho letto – dice Fabiani – che la Salernitana avrebbe cercato un accordo con i calciatori. Nulla di tutto questo. In modo informale ho detto ai giocatori più rappresentativi di iniziare a ragionare su una proposta. Noi dirigenti, ma anche Gigi Genovese e l’allenatore della Primavera, Rizzolo, abbiamo deciso di rinunciare al cinquanta per cento delle ultime quattro mensilità. Siamo fermi da ottanta giorni e ci è parso giusto venire incontro alla nostra azienda. Di fatto rinunciamo a due mensilità. Per quanto riguarda i calciatori, ognuno farà la sua valutazione. Poi anche la società farà la propria. Vuol dire che con chi non capirà, si andrà in contenzioso. Qui il danno economico è ingente e indiscutibile: i contratti pubblicitari sono stati disdetti, il futuro sarà senza alcun incasso e credo che ci saranno ripercussioni sulle prossime due stagioni», aggiunge l’esperto direttore sportivo della Salernitana.

 

FORMAT

Su una cosa il direttore sportivo della Salernitana non ha dubbi: «Il campionato deve essere portato assolutamente a compimento». Ma con quale format? «Non spetta a me stabilirlo. Ci affidiamo al presidente Gravina ed alla Lega di Serie B. Tuttavia, non concludere questa stagione comporterebbe un danno notevolissimo per tutto il movimento, ci troveremmo di fronte ad un collasso totale perché più non giochi e più non produci. La Salernitana, per fare un esempio, dà lavoro ad oltre settanta persone. Poi c’è tutto l’indotto. Tante famiglie, quindi, vivono con il calcio. Per questo spero che non si facciano discorsi egoistici ma che prevalgano scelte unitarie proprio per salvare la baracca. La gente non ha capito che si è fermata una macchina che produceva lavoro e soldi».

RIAPRE LO STORE GRANATA

Oggi riaprirà lo store ufficiale del club campano, chiuso ormai da oltre due mesi. Dovrebbero esserci presto anche le mascherine con il marchio Salernitana. Nelle scorse settimane la società di Lotito e Mezzaroma ha acquistato circa cinquemila mascherine chirurgiche, donando una parte delle stesse alla Protezione Civile locale. Lo stesso Fabiani ha donato a titolo personale un quantitativo ingente di mascherine all’ospedale di Salerno. Fonte: CdS

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