Dal suo terrazzo il panorama è magnifico, ma lui non s’è mai accontentato della cartolina: ha scelto di scoprire ogni angolo della «sua» città. Lui, Dries Mertens, è belga, lo dice la carta d’identità, ma se lo chiamate Ciro, lui si gira. Vive a Palazzo Donn’Anna, nel quartiere Posillipo, Mertens ne è innamorato. Campione di gol, ma con un grande cuore, come quando decise di consegnare personalmente le pizze ai senzatetto di Piazza Garibaldi. Di Napoli ama tutto, anche la lingua e dunque le canzoni, ha legato tantissimo con lo storico magazziniere Tommaso Starace e ovviamente coi tifosi, che gli hanno dedicato il coro che fu di Maradona («Olè, olè, olè Ciro, Ciro») e poi solo di Lavezzi. Lo intonano solo per i calciatori speciali. Legato al mare, ha un debole per le isole, adora la pizza tanto da cimentarsi pizzaiolo per divertimento, ma trovandoci gusto. Ama gli spaghetti col pomodorino, ogni tanto si concede il lusso della mozzarella di bufala. Anche il palato è napoletano. La sua vicina di casa, Lia Rumma, gallerista, gli fa trovare champagne e cioccolata fuori la porta quando il Napoli vince.
CdS