Il caos infinito. Ormai quando si parla di ripartenza è così. Salta la data del 13 giugno per il via della serie A, insomma, siamo punto e a capo. Bisogna individuare una nuova data, ma è chiaro che, per adesso, la partenza del campionato slitta ancora. E al momento non si sa a quando. Sicuro tra i presidenti, che pure a maggioranza avevano votato in Lega Calcio per il via il 13 giugno, c’è chi non si strappa i capelli. De Laurentiis è tra questi, certo. Fin dal primo istante preferiva iniziare il 20. Ma anche il patron dell’Udinese, Giampaolo Pozzo non si nasconde. «La partenza della Bundesliga è venduta come trionfo ma è stata un disastro con decine di infortuni. C’è bisogno di tutto il mese di giugno per allenarsi bene. Si deve spostare tutto». Il calcio in mattinata aveva mandato all’avanscoperta il numero uno friulano. Non una missione suicida, perché un po’ tra tutti sta nascendo la consapevolezza che serve più tempo per gli allenamenti prima di poter partire con i match veri. A questo punto, attenzione a quella che pareva una chimera ma comincia a prendere piede anche tra gli allenatori: ovvero un finale di stagione con i playoff e i playout. Ecco, alla fine del campionato italiano mancano 12 giornate, più i recuperi. Senza dimenticare le semifinali di ritorno della Coppa Italia e la finale. Insomma, un intasamento non di poco conto.
Il Mattino