In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’ è intervenuto Umberto Chiariello, giornalista, con il suo EditoNuovo: “L’articolo 1, comma 1 del decreto del 22 febbraio dice: “E’ fatto obbligo alle Autorità sanitarie territorialmente competenti di applicare la misura della quarantena con sorveglianza attiva, per giorni quattordici, agli individui che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva COVID-19”. Il nuovo decreto dice, invece, non parla più dei 14 giorni per cui, posso uscire perché si parla di quarantena precauzionale a soggetti che hanno avuto contatti stretti con un malato di COVID-19. Se un calciatore è asintomatico, va in isolamento, si cura, ogni 4 giorni fa un tampone, se è negativo può tornare ad allenarsi. Chi è guarito sviluppa anche gli anticorpi, quindi è anche immune, almeno per qualche mese come dicono gli scienziati. Coloro che hanno avuto contatti stretti con lui devono andare in quarantena precauzionale, non obbligatoria. La legge già consente a Spadafora e Conte di far ripartire il calcio, devono solo volerlo, è solo una decisione politica. Fanno bene i club a dire che non vogliono ripartire con gli allenamenti se non si sa quando ripartire”.