Fabio Sacco (Dir. APT Val di Sole: “Ora siamo noi a dover dare qualcosa a tutto il personale sanitario Covid”

Sono da mesi in prima linea dove la furia dell’epidemia da coronavirus è più violenta. Non si sono mai risparmiati, anche a costo di mettere a repentaglio la propria vita. Sono stati gli angeli custodi della salute di tutti gli Italiani. Dopo un periodo di fortissimo stress e di lontananza dalle famiglie, non appena l’emergenza sarà passata, potranno godersi il meritato riposo nei luoghi che più ispirano pace e relax: le montagne, scenari ideali per riscoprire il piacere della lentezza, che cura e rigenera corpo e spirito. Un ambiente da favola apprezzato da ormai un decennio anche  da SSC Napoli, uno dei club calcistici di punta a livello internazionale che ha scelto proprio questo angolo di Trentino per la preparazione precampionato.

Per ringraziare il personale sanitario impegnato in prima linea nei Covid Hospital di tutta Italia, la Val di Sole ha deciso di fare un gesto concreto: regalare loro una vacanza di 3 notti durante la quale, oltre a riposarsi, potranno scoprire alcune delle “esperienze salutari” che la valle ha predisposto per i propri ospiti, con l’obiettivo di evidenziare i poteri “terapeutici” delle attività svolte in montagna.

Le categorie interessate comprendono tutti i sanitari italiani (medici, infermieri, operatori sociosanitari, tecnici di radiologia, psicologi) e a loro si aggiunge anche il personale ausiliario e gli addetti delle pulizie. Una logica inclusiva, per coinvolgere tutte le persone che hanno prestato servizio nei reparti Covid dei nosocomi italiani. Ognuno di loro potrà avere l’opportunità di soggiornare in uno degli hotel della Val di Sole trentina. Sono stati proprio i gestori delle strutture ricettive locali a lanciare questa proposta. Per accedere all’iniziativa, basterà una lettera dell’azienda ospedaliera nella quale si è lavorato, che confermi la presenza in servizio nel Covid Center.

“La drammatica esperienza del coronavirus ci ha ricordato quanto sia importante ricostruire i legami di solidarietà e di condivisione all’interno di una comunità” spiega Fabio Sacco, direttore dell’APT Val di Sole. “Nei momenti più gravi dell’epidemia ci siamo affidati totalmente al personale sanitario e ausiliario, sottoposto a pressioni inimmaginabili. Tutti hanno fatto la propria parte. Tutti sono stati determinanti per il risultato di salvare vite umane. Ora siamo noi a dover dare qualcosa a loro, ricompensando il loro impegno e la loro dedizione. È con questo spirito che abbiamo accolto con piacere l’iniziativa proposta e sviluppata dai nostri operatori turistici. Sarà l’occasione anche per ricordare il grande apporto positivo che la montagna sa offrire alla salute di tutti noi”.

Numerosi sono infatti gli studi che, in tempi non sospetti, hanno confermato l’apporto positivo che le vacanze in montagna assicurano a chi le sceglie: benefici all’apparato cardiocircolatorio e respiratorio, recupero muscolare, riduzione dello stress. Merito delle molte attività fisiche che l’alta quota, con la sua aria salubre e gli spazi aperti, spinge a fare.

Per questo, oltre all’ospitalità, il personale sanitario dei Covid center avrà gratuitamente a disposizione la Val di Sole Guest Card che garantisce l’utilizzo degli impianti di risalita e potrà usufruire sempre gratuitamente anche di una delle “top experience” che la Val di Sole haselezionato per mostrare il vero volto della montagna. Decine di esempi in grado di far fuggire dal turismo omologante e far vivere emozioni rigeneranti a livello fisico e mentale: l’emozione dell’alba in malga, una giornata a fianco dei contadini montani, una ciclo passeggiata sui 35 km della ciclabile del fiume Noce, un’adrenalinica discesa degli impetuosi torrenti montani, le Terme di Pejo e Rabbi, percorsi di park therapy o escursioni serali alla ricerca dei cervi e degli altri animali del Parco Nazionale dello Stelvio.

Ogni ospite potrà scegliere quella a lui più congeniale. Sarà l’occasione per proporre il silenzio offerto dai boschi e i suoni degli elementi naturali contro il bombardamento sonoro quotidiano. Una sorta di silenzio terapeutico. Con l’augurio che il rumore di ambulanze e dei dispositivi di ventilazione venga gradualmente dimenticato. Ma anche un modo per dire GRAZIE per l’immane sforzo professionale profuso.

Ufficio Stampa Nicer Trento

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