Si è cacciato in un bel guaio Hamdi Nagguez, difensore dell’FK S?duva (Lituania). È tornato nella sua Tunisia per trascorrere la quarantena, ma il 27enne ha commesso un grosso errore. Il 22 aprile è stato fermato da una pattuglia, senza un’autorizzazione per circolare durante il lockdown. Il giocatore ha tentato di giustificarsi, ma le forze dell’ordine non hanno sentito ragioni e hanno chiesto i documenti per identificarlo. A seguito del suo rifiuto gli animi si sono accesi, tanto da portare all’arresto del nazionale tunisino. Nagguez è rimasto in carcere per una settimana (poi il poliziotto ha ritirato la denuncia) e ha annunciato che avrebbe inviato una lettera al presidente della Repubblica, Kais Saied. Il tribunale però lo ha condannato a 4 mesi di carcere, dando vita a una vera questione di stato. Pur di risolvere il problema si sono mosse la federazione e la lega calcio della Tunisia, che hanno messo a disposizione due avvocati a testa pur di aiutare il calciatore. E un primo obiettivo lo dovrebbero aver già raggiunto, visto che si parla della possibilità di scontare la pena in libertà vigilata con la condizionale. Fonte CdS