La squadra, ovviamente, ha accolto con soddisfazione il mancato ritiro: anche ieri la struttura che dovrebbe ospitare la squadra è rimasta chiusa e nessuna operazione di sanificazione è prevista in tempi brevi. Eppure il Napoli, preso atto dell’impossibilità dell’ex Holiday Inn di riaprire i battenti (i dipendenti sono tutti in cassa integrazione e il club avrebbe dovuto reperire il personale), ha anche ipotizzato di spostarsi altrove per svolgere le due settimane in una bolla previste dal draconiano protocollo Cts. Ma nessuna struttura sondata è aperta di questi tempi. D’altronde, non solo il Napoli ha dei problemi: la stessa Milanello, non sarebbe in grado di ospitare il ritiro in camera singola della rosa rossonera e dell’intero staff tecnico. Il punto è: perché il Napoli, come altri club, sono adesso si sono resi conto e contestano un passaggio chiave di questa fase-2 del pallone, ovvero la clausura per due settimane?