Nobili,ItaliaViva:”Spero prevalga la saggezza e si giunga ad un accordo”

Su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Luciano Nobili, deputato Italia Viva: 

“L’Italia va fatta ripartire sotto ogni punto di vista, anche quello sportivo, sennò rischia grosso. Come Italia Viva siamo stati i primi a chiedere la ripartenza del Paese e di settori strategici che sono stati chiusi fin troppo e sconteranno una pesante crisi economica. Anche sullo sport siamo indietro, si parla del 25 maggio, ma nessuno ha il sostegno necessario per ripartire. C’è poi la Serie A che è necessario riparta, perché ha un indotto importantissimo ed impiega tanta gente, non solo i calciatori milionari. Fino a tre settimane fa avevamo un quadro in cui sembra impossibile la ripartenza, chi se ne doveva occupare diceva “Non se ne parla proprio”, un Governo sordo a questa richiesta, un Ministro dello Sport che sembrava più improntato allo stop che alla ripresa. Ad oggi, una ripresa è più probabile, c’è una convergenza tra le intenzioni dell’AIC, società, Federazione e Lega. C’è un confronto col Governo, ma è ovvio che per ripartire serve mettere da parte un certo populismo, alibi, da cittadino romano ancora sconto la rinuncia alle Olimpiadi di Roma. Nel protocollo del CTS ci sono cose che non condividiamo, l’ho detto al Ministro. La quarantena che comprende tutta la società, non esiste al mondo, in nessun altro comparto. Se in un’azienda c’è un dipendente positivo, va in quarantena, non si chiude l’azienda. In Parlamento abbiamo avuto casi positivo, non mi risulta di aver chiuso. Così deve funzionare anche per lo sport. Spero prevalga la saggezza e si giunga ad un accordo. I protocolli sono in contraddizione l’uno con l’altro, non si capisce perché al ristorante bisogna avere 4 metri tra ogni cliente ed in metropolitana solo 1. Ovviamente stiamo cercando di aiutare chiunque, l’economia deve ripartire”.

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