CALCIO FEMMINILE – Solo il Pink Sport Bari è contrario alla ripresa del campionato

Nell’incertezza che ancora attanaglia la Serie A femminile, ma non potrebbe essere diversamente visto il momento che vive l’intero calcio italiano ormai da due mesi, la Juventus Women prova la fuga in avanti. La società bianconera infatti ha richiamato le calciatrici straniere a Torino e riaperto alle ragazze di Rita Guarino il centro sportivo di Vinovo per gli allenamenti individuali con Sara Gama e Valentina Cernoia che nei giorni scorsi sono già scese in campo per riassaporare l’odore dell’erba dopo due mesi di allenamenti casalinghi. Un segno importante della volontà di ripartenza da parte della società bianconera che però finora non ha trovato sponde dagli altri club che vogliono attendere prima la definizione da parte della FIGC e del Governo del protocollo sanitario da applicare per poter tornare in campo.

Se la Juventus è la squadra che più di tutte sembra pronta a ripartire dall’altro capo della classifica c’è da fare i conti con la Pink Bari che considera in archivio la stagione in corso – come spiegato dalla presidente Signorile – e guarda giù alla prossima proponendo il blocco delle retrocessioni e una Serie A a 14 squadre (ma è più probabile che si arrivi a 15, salvo defezioni, visto che per evitare ricorsi potrebbero essere promosse in A Napoli, Lazio e San Marino Academy). Orobica e Tavagnacco, le altre due squadre che potrebbero avere maggiori difficoltà nel sostenere i costi del protocollo sanitario, al momento hanno una posizione più attendista e aspettano risposte chiare prima di decidere cosa fare della stagione in corso.

Fonte: Tuttomercatoweb

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