Bundesliga – Domani su il sipario sul primo grande campionato

Dopo oltre due mesi di sosta imposta dal Coronavirus, la Bundesliga riparte domani in orario. Ma nel documento approvato ieri dall’assemblea della Lega calcio (Dfl) è stato stralciato il capitolo più controverso che riguarda il meccanismo delle retrocessioni nell’eventualità che il torneo, per cause di forza maggiore (ipotesi pandemia), venga chiuso definitivamente prima della sua conclusione naturale prevista alla 34ª giornata (al momento prevista il 27-28 giugno). Se necessario, si potrà giocare anche in luglio. Ha votato contro solo il Fortuna Düsseldorf che conta 17 prestiti in scadenza tra cui il laziale Valon Berisha.

REGOLAMENTI

Ieri sono state ratificate due novità. La norma Fifa delle cinque sostituzioni in tre finestre temporali nell’arco dei 90 minuti più recupero, e la possibilità di giocare in campo neutro se la sede prevista per la gara non sarà praticabile. Il punto critico rinviato alla prossima assemblea è stato sollevato dal Werder Brema. Che si è opposto alla proposta della Lega di decidere l’assegnazione del titolo e le due retrocessioni in base alla classifica al momento dell’interruzione irreversibile del campionato.

Così si è manifestata una spaccatura imprevista tra le 18 sorelle della Bundesliga. Dieci vorrebbero assegnare il titolo, designare le partecipanti alle competizioni in Europa e le retrocessioni in base alla classifica acquisita.

Va risolta nel pacchetto anche l’ostilità della Lega all’allargamento da 18 a 20 squadre per rimediare a possibili emergenze. In un sondaggio Kicker il 65% degli interpellati si dichiara invece favorevole al blocco delle retrocessioni e all’allargamento. Pur avendo la maggioranza dei voti (10-8) la Lega intende approfondire la discussione alla luce del pericolo latente che una società possa avvantaggiarsi con comportamenti illeciti (contagio intenzionale o assembramenti di tifosi) che falsano la regolarità del torneo.

RIFERIMENTO

Ieri, l’ex romanista Rudi Völler, dt del Bayer Leverkusen, ha alzato la voce contro il deputato socialista Karl Lauterbach, capofila dell’opposizione alla ripresa della Bundesliga: «Se riusciamo a chiudere la stagione in base al nostro protocollo igienico-sanitario, daremo una grande speranza al calcio in altre nazioni».

La riapertura della Bundesliga avviene nella scia dell’allentamento delle restrizioni nella vita di tutti i giorni. Gradualmente riaprono le fabbriche, le scuole, i grandi negozi. Si studiano le offerte di vacanze e i viaggi all’estero. Dopo che il ministero dell’Interno ha annunciato per metà giugno la revoca dei controlli di frontiera con i vicini in Europa.

RIPRESA E INCASSI

La Bundesliga, per l’impatto sulla pubblica opinione, compie il passo probabilmente più popolare verso il ritorno alla normalità. Giornali e televisioni sottolineano che le immagini in diretta sul teleschermo dai campi della Bundesliga trasmetteranno al mondo una prova tangibile della tradizionale efficienza del «modello Germania». Idea che da sempre è al centro del pensiero tedesco. E col riaccendersi delle telecamere negli stadi senza pubblico. Riprendono i versamenti dei diritti tv nelle casse dei club.

L’ultima rata stagionale vale 300 milioni. Mancano all’appello i 10 milioni dell’ultima rata di Eurosport. Ma la Lega intende riscuoterli facendo causa in tribunale. I circa 280 milioni di Sky sono comunque una provvidenziale boccata d’ossigeno per almeno tre club di Serie A (Schalke, Union Berlino, Paderborn) e sette di Serie B.

E‘ un bene per la Bundesliga seconda in Europa per fatturato (oltre 4 miliardi a stagione) ed è anche un bene per lo Stato federale che incassa 1,5 miliardi di tasse dallo svago preferito dei tedeschi. A cura di Enzo Piergianni  (CdS)

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