Scontro tra Lega Serie A e Sky: Ma alcune società chiedono il dialogo

Sui diritti tv va in onda la trattativa

Lettera d’invito a pagare inviata ai broadcaster. Mandato di 7 giorni a De Siervo per trovare l’intesa.

«La Lega Serie A ribadisce, nel rapporto con i licenziatari dei diritti audiovisivi 2018-2021, la necessità del rispetto delle scadenze di pagamento previste dai contratti per mantenere con gli stessi un rapporto costruttivo», si legge nella nota rilasciata ieri pomeriggio da via Rosellini. Si tratta, evidentemente, di un altro “invito” rivolto ai broadcaster a saldare l’ultima rata dei diritti tv, scaduta ai primi di maggio. Nell’Assemblea di ieri, però, i club hanno votato – 18 favorevoli contro 2 astenuti, il Bologna e il Sassuolo – per concedere un piccolo margine alle televisioni. All’ad De Siervo, infatti, è stato concesso un mandato di una settimana per trovare un’intesa. Già domani ci sarà il primo appuntamento con Sky. Scaduto quel termine di 7 giorni, però, si passerà alle vie legali.

RISPETTO DEI DIRITTI

La replica di De Siervo non si è fatta attendere. E soprattutto, alla luce della chiosa, non promette nulla di buono in vista dell’appuntamento di oggi. «La porta del dialogo con Sky è sempre rimasta aperta in tutte queste settimane, nel rispetto dovuto al partner storico della Serie A – ha precisato l’ad di via Rosellini –. Nei contatti avuti, però, abbiamo sempre ribadito come fosse necessario che, prioritariamente, Sky rispettasse le scadenze di pagamento previste dai contratti. Fin da subito abbiamo chiarito che la richiesta di uno sconto tra il 15% e il 18% in caso di prosecuzione del campionato non poteva essere accettata, tanto più in un momento finanziariamente così complicato per le nostre squadre. Sono sicuro che in assemblea le squadre sapranno trovare una posizione unitaria finalizzata a garantire il rispetto dei propri diritti». Insomma, la Lega resta convinta di essere nel giusto. E, a quanto pare, è disposta a dare battaglia per rivendicare le proprie ragioni.

LA COMPRENSIONE DI AGNELLI

Ma sarà davvero così? Avendo provveduto singolarmente all’invio delle fatture, toccherebbe ai club far partire le ingiunzioni di pagamento. Ed è quindi tutto da scoprire chi effettivamente agirà in questo senso. E’ vero che De Laurentiis, il più feroce anche ieri nel sostenere la “guerra” alle televisioni, si sta già attrezzando, ma Agnelli, invece, nel suo intervento, pur ribadendo che i broadcaster sono tenuti a pagare per contratto, ha anche sottolineato la necessità di una certa comprensione: «Sono partner storici e possono essere in difficoltà pure loro». E sulle stesse posizioni del presidente bianconero, oltre a Bologna, Sassuolo e Parma, ci sarebbero anche Marotta e Scaroni. Da capire, a questo punto, se un simile atteggiamento da parte delle tre grandi storiche del calcio italiano possa spostare gli equilibri interni di via Rosellini. Fonte: CdS

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