Il calcio femminile attende le decisioni se potrà o meno riprendere a livello agonistico, nel frattempo i club tengono in allerta la calciatrici per gli allenamenti. Tra queste anche la Florentia del difensore Tamar Dongus che ilnapolionline.com ha intervistato sul momento delle toscane e sulla pandemia.
Sei nata in Germania e ti vorrei chiedere quali a tuo avviso le differenze tra il calcio tedesco e quello italiano in ambito femminile? “Il calcio femminile in Italia sta crescendo molto. Sono molto contenta che il calcio qui sia in forte crescita e spero che questo trend continui per poter competere sempre di più anche a livello internazionale. Mi piacerebbe che aumentasse anche la visibilità. Il calcio femminile merita di essere visto da più persone. Se confronti Germania e Italia, puoi ancora vedere grandi differenze soprattutto sulla parte atletica e anche sulle condizioni generali delle infrastrutture”.
Cosa ti ha colpito in maniera particolare della Florentia? “Florentia ha una storia unica. Arriva in Serie A in così poco tempo, partendo dalla D, è molto speciale. Al Santa Lucia c’è scritto “la più bella storia in calcio femminile” e questo è lo spirito di Sangi. Florentia è passione e grazie a questa passione abbiamo vinto contro squadre più blasonate. Sin dall’inizio volevamo fare storia. È bello essere diventata una parte di questa storia nelle ultime due stagioni”.
In attesa di capire se si riprenderà a livello agonistico, come ti stai allenando in periodo di pandemia? “Sono in Germania a casa dei miei genitori. Mia sorella gioca a calcio in Bundesliga e con lei mi sono allenata in questo periodo. Per fortuna, così non ero sempre da sola! Abbiamo fatto allenamento spesso insieme per tenerci in forma. Siamo andata a correre nel bosco, forza per le gambe e un giorno a settimana anche qualche esercitazione per la stabilità. In generale è importante continuare a fare allenamento per tenerci in forma fino a quando non avremo qualche decisione ufficiale sulla ripresa”.
Da difensore centrale ti vorrei chiedere quale attaccante della serie A ti ha colpito in maniera particolare? “Non posso fare un solo nome. Ci sono tanti attaccanti forti con abilità diverse. In Serie A è sempre difficile giocare, non bisogna mai sottovalutare l’avversario perché ogni attaccante può sempre metterti in difficoltà a modo suo”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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