L’Aic contro i maxi-ritiri: «Non siamo mica al circo»
No ai maxi-ritiri di oltre due settimane. La posizione dell’Aic sugli allenamenti dei giocatori è quella di sempre, e non si è spostata di una virgola nelle ultime ore, soprattutto dopo l’ok da parte del governo agli allenamenti collettivi dal 18 maggio. Il programma dell’Associazione italiana calciatori – i cui vertici si incontreranno oggi – da oltre un mese verte su tre punti principali e uno dei più importanti riguarda proprio il ritiro degli atleti nei centri sportivi dopo la quarantena.
Per l’Aic non ci sono le condizioni per andare oltre le due settimane: «Un altro falso problema, uscito strumentalmente, è quello relativo a un ritiro di oltre due settimane. Dalla terza settimana si è sempre e solo parlato di un gruppo aperto. Non serve essere esperti per capire che al primo caso di contagio la squadra deve andare in quarantena. Ma questo fa capire che così il nostro mondo non può convivere con il coronavirus».
Ha dichiarato Umberto Calcagno, vicepresidente dell’AssoCalciatori e Consigliere Federale, in una intervista su Instagram a “Question Time” con Gianluca Di Marzio. «Ipotizzare una soluzione che vada oltre le due settimane di ritiro è difficile anche a livello psicologico per i giocatori, sono ragazzi di 20-30 anni, non si può immaginare di chiuderli come in un circo per due mesi per fargli disputare un campionato che in questo caso avrebbe risvolti complessi da gestire». Fonte: CdS