L’autorevolezza, che sta per carattere e personalità, per tutto ciò che si è visto e anche per quello che si è avvertito nei momenti bui. Manolas è il «regista» difensivo sul quale andarsi a poggiare, il leader che sa come uscire dalla tormenta. Ha il fisico per resistere alle ondate improvvise di crisi più o meno passeggere e ha rappresentato la certezza difensiva. Con Koulibaly che potrebbe partire e Maksimovic che potrebbe restare – e con il quale c’è sintonia – la posa della prima pietra della retroguardia è in quell’investimento da trentasei milioni di euro dell’estate scorsa che il Napoli s’è concesso praticamente senza mai indietreggiare. Perché con Manolas la difesa va anche all’attacco, come raccontano le sue tre reti (e non sono poche per un centrale), una in meno del suo record personale in Italia. Fonte: Antonio Giordano (CdS)