Il “conto” lo si può ipotizzare soltanto. Serviranno mesi, forse anni, per capire quanto salato sarà, tali e tante sono le variabili ancora impazzite a cominciare da quando (e se) ripartiranno i campionati. Nel frattempo iniziano ad arrivare i conti delle spese vive che ogni società dovrà affrontare per dare il via alla fatidica fase due. Cifre che rapportate al fatturato di un club di serie A, indipendentemente che si parli di Juventus o Brescia tanto per citare la prima e l’ultima in classifica, possono sembrare poca cosa, ma che a livello assoluto rappresentano pur sempre una spesa importante. Per di più non prevista né prevedibile, all’interno di un contesto che sta già vedendo tutta una serie di mancati introiti importantissimi. Dando un po’ di numeri, mettersi in regola e mantenere tutto sotto controllo a livello di normative igienico-sanitarie solo tra maggio e giugno dovrebbe creare una spesa da almeno 4 milioni di euro da suddividere tra le venti squadre di serie A.
Fonte: CdS