«Io mi auguro che si siano risolte le problematiche che erano state evidenziate dal Comitato tecnico-scientifico e che quindi il 18 maggio possano riprendere gli allenamenti di tutti gli sport di squadra anche compatibilmente con l’evoluzione dell’emergenza sanitaria», il commento del ministro Spadafora che, dopo anche le parole del premier Conte, ha modificato molti dei suoi intransigenti atteggiamenti. «L’unica cosa certa? Se si rigioca, sarà a porte chiuse al 100 per cento», dice il ministro. Per questa fase 2, ovvero il passaggio dagli allenamenti soft a quelli collettivi, si vorrebbe tener presente il modello Bundesliga. In Germania si ricomincia il 16, basteranno sette giorni di isolamento: viene isolata solo la persona contagiata, mentre la squadra continua ad allenarsi, chiaramente venendo sottoposta a tamponi. Ed è questa la posizione della Figc. Il Cts della Protezione Civile pensa che vada messa l’intera squadra in quarantena. Ora gli scienziati dovranno valutare tutte le cose illustrate e scrivere una relazione. Poi, una volta che si avranno tutte le carte in mano valutare se si potrà riprendere correndo, per così dire, «un rischio accettabile».
Il Mattino