Il mondo del calcio attende le decisioni del comitato scientifico e poi del Governo se e quando si potrà tornare al calcio giocato. Anche il calcio femminile è in trepidante attesa, per completare la stagione. Tra queste anche il Pomigliano femminile che ilnapolionline.com ha intervistato la centrocampista Mary Russo.
Passiamo al Pomigliano femminile. Prima della sosta eravate al primo posto con più di dieci punti. Pensavi di avere un così ampio margine sulla seconda in classifica? “Ad inizio stagione il nostro obiettivo era e ad oggi resta di conquistare la serie B. Fino a questa sosta forzata la squadra stava rispondendo davvero alla grande. La concorrenza era agguerrita, perciò sapevamo che dovevamo dare sempre il massimo per confermare la prima posizione. Se dovessimo tornare di nuovo in campo l’obiettivo è sempre quello di lottare per la promozione, però in questo momento pensiamo alla salute che è un aspetto importante, poi verrà il terreno di gioco”.
Come vi state allenando in attesa di conoscere il destino della vostra stagione agonistica? “Stiamo seguendo tutte le indicazioni dello staff tecnico e medico, ci stiamo allenando chi in casa, chi in giardino, in attesa di novità sul ritorno o meno in campo. Non è la stessa cosa, ci stiamo facendo l’abitudine, però oggi dobbiamo pensare alla salute, poi se si dovesse tornare in campo per completare la stagione, noi ci faremo trovare pronte”.
Per te quant’è stato importante ritrovare le tue ex compagne Del Pizzo, Esposito e Vecchione qui al Pomigliano? “Con loro c’è un forte legame, non solo in campo, ma anche fuori dal terreno di gioco. Siamo amiche, c’è una stima tra di noi e ritrovarci qui al Pomigliano è certamente un vantaggio non da poco. Rispetto al Napoli femminile, ho segnato meno gol, però cerco sempre di dare il massimo, poi come sempre a fine anno si tireranno le somme”.
Quali sono le tue sensazioni sul movimento femminile. Temi che questa sosta forzata possa cambiare la vostra crescita? “Il mondiale in Francia era l’inizio di crescita generale del movimento. Non solo sul piano tecnico, ma anche dal punto di vista mediatico, c’era un certo interesse. La mia speranza è che la pandemia non blocchi questo percorso che si stava iniziando a fare”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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