RISPOSTE E CERTEZZE
Ed ecco il collegamento con quello che dovrà venire dopo, e ai protocolli che dovranno regolamentarlo. Le parole di Tommasi, presidente dell’AIC: «Chi si prende il rischio di far ripartire il calcio se il rischio non è zero? L’atleta? Il club? Il governo? – si è chiesto ancora Tommasi – Bisogna partire al momento giusto e con il protocollo ideale. E’ pensato per la ripresa degli allenamenti ma non quella delle partite ufficiali, non per i viaggi, gli spostamenti, le trasferte e l’incrocio di due squadre. Si sta lavorando per un documento che regolarizzi gli allenamenti di squadra dal 18/19 maggio, nel nome della salute degli interessati. Ma essere favorevoli o contrari alla ripresa è una discussione che lascia il tempo che trova: oggi ci mancano alcuni elementi. Non abbiamo alcune risposte e questo genera incertezza, mancano le date…». Insomma, l’urgenza di certezze coinvolge tutte le componenti del calcio italiano. Fonte: CdS