«La Federcalcio nominò cinque nuovi vice procuratori senza consultarmi». Su questa dichiarazione dell’ex capo della Procura Giuseppe Pecoraro nell’intervista di domenica al «Mattino» interviene l’avvocato Marco Di Lello, vice procuratore federale e già componente della Commissione Antimafia della Camera. «Una risposta a quella che considero un’offesa personale, per me inaccettabile, è dovuta – ha spiegato l’ex deputato ai microfoni di Radio Punto Nuovo – Si tratta della neanche tanto velata accusa che la nomina dei vice sia stata un modo per mettere mano alla Procura da parte dei vertici federali. Ricordo che il capo ed i vice procuratori aggiunti sono scelti con identica procedura. Nel caso specifico dei cinque nominati dal Consiglio federale dello scorso dicembre due erano della precedente gestione e gli altri tre sono già un procuratore della Repubblica di Perugia, un generale a tre stelle dei Carabinieri e un ex segretario della Commissione Antimafia». Fonte: Il Mattino