In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Umberto Calcagno, vice presidente AIC: “Non ho notizie privilegiate sulla ripartenza del calcio, ma ho delle aspettative positive anche perché calciatori e calciatrici vogliono riniziare. Qui si tratta di avere una responsabilità di sistema per fare tutto il possibile per ricominciare, noi che siamo uomini e donne di campo vogliamo rientrare, ma non vuol dire che va fatto a tutti i costi. E’ ovvio che vanno fatti tutti i tentativi possibili, ma andiamo a step: la nostra posizione è abbastanza chiara. Qui non c’è bisogno di persone pro o contro alla ripresa, dobbiamo farci trovare tutti pronti. Oggi qualche primo passo si sta facendo. Sui giornali si parla molto dell’indotto, del fisco, ma non si può non capire che ripartire significa anche e soprattutto i soggetti più deboli del nostro sistema. Stiamo cercando di affrontare questa fase emergenziale con le varie Leghe, proprio per poter intervenire sulle fasce di reddito più basse. Siamo riusciti ad estendere ad atleti ed atlete il supporto per collaboratori sportivi, ma non basta. Noi abbiamo messo il primo mattoncino per il fondo solidale, è una responsabilità di sistema, il nostro l’abbiamo fatto. Abbiamo fatto un accordo con la Serie C che aderirà, meglio se aderiscono anche Serie B e Serie A. AIC, FIGC e LegaPro ci sono. Il Ministro ha detto che rifinanzierà per i dilettanti un contributo, lo percepiranno tutti i soggetti che l’hanno fatto per la mensilità di Marzo. Oggi dobbiamo creare qualcosa di solidaristico anche per l’intero sistema. Il 31 maggio ci sarà un controllo per le società per quanto riguarda i pagamenti, come ogni anno, non sarà il Coronavirus a cambiare il regolamento. Decurtazione stipendi? Siamo pronti, ma ci sono molti accordi in atto, spero nel buon senso. Non so quante società sono disposte a creare contenziosi con propri giocatori. Dobbiamo essere responsabili e far in modo che non nascano contenziosi ed essere pronti per la ripartenza”.