De Calò: “La riapertura dei centri sportivi per il calcio è un atto dovuto “

Oggi, su Radio Sportiva, è intervenuto Alessandro De Calò, giornalista gazzetta dello sport: “Com’è che uno può andare a correre in un parco ma non in un campo da calcio? La riapertura dei centri sportivi è un atto dovuto: ci sono delle spinte forti perché è giusto che anche il calcio si rimetta in moto, però rispettando i criteri di sicurezza. C’è una spinta delle regioni, però dall’altra parte in Italia ci sono 100mila persone positive che sono come una città. Con queste incompatibilità bisognerà continuare a fare i conti, pensando anche alla prossima stagione. Forse bisognerà ricostruire in modo diverso anche il gioco del calcio: il calcio ha avuto delle interruzioni, per esempio dovute alle guerre, e non è mai ripreso uguale a prima. Queste cose vanno utilizzate per capire da quale parte andare nel futuro. La Germania doveva già essere ripartita, poi tutto è stato rinviato e se dovesse decidere di sospendere a tempo indeterminato il ritorno, questo condizionerebbe tutti gli altri, così come se dovesse ordinare la ripartenza”

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