Alfonso De Nicola è stato per anni il medico sociale del Napoli. Conosce bene il mondo del calcio. Dalle pagine del Mattino alcune domande:
Si può tornare o meno a giocare a calcio?«Bisogna fare un discorso chiaro. Si può tornare a giocare. Ma ci sono dei rischi. Purtroppo con il virus si dovrà convivere e questo vale per il pallone come per gli altri sport, così come per tutto il mondo del lavoro».
Campionato da finire quindi? «Questo va interrotto, Si congeli la classifica, si dia anche lo scudetto alla Juve, tanto… E si ricominci l’anno prossimo. Anche perché bisognerà fare i conti con un calcio diverso».
In che senso?«Le rose delle squadre ad esempio dovranno essere più ampie».
Perché?«Perché a ogni febbre il giocatore si deve fermare. A me non è mai accaduto. Il calciatore prendeva le medicine, la febbre spariva per quel giorno e si giocava. Ora non potrà più essere così».
Un campionato a porte chiuse?«No. Basta diminuire la capienza degli stadi. In un impianto da 30mila spettatori ce ne entrino 10mila. E per i tifosi vale lo stesso discorso: vadano allo stadio, ma sappiano che si possono contagiare».
Fonte: Il Mattino