Il calcio resta ancora in sospeso in attesa delle decisioni del Governo. Il Ministro Spadafora ha detto che si deve anche pensare ad un piano B, in sostanza la prossima stagione, ma nessuna decisione è stata presa in merito. Decisivi quindi saranno i prossimi giorni e i nuovi contatti tra la Figc e il comitato tecnico-scientifico del Governo per provare a trovare la convergenza sul protocollo sanitario. Il Ministro si è rivolto direttamente alla Lega chiedendo unità di intenti e alle sue parole ha risposto il presidente della Lega Dal Pino: «Parole benvenute, solo uniti se ne esce», e ha aggiunto «È naturale che la Lega Serie A voglia giocare a pallone, sarebbe contro natura dire il contrario. Se sarà possibile rispettando norme e protocolli sanitari, bene. Altrimenti ci atterremo rigorosamente, come abbiamo sempre fatto, alle decisioni del Governo». E oggi è in programma l’assemblea di Lega sul tema campionato (finora in prima linea per il sì Lazio, Napoli e Roma, tra i contrari in prima fila il Brescia di Cellino) e sui diritti tv. Uno stop imposto dalla politica rappresenterebbe un assist prezioso per poter riscuotere per intero dalle tv (da Sky e Dazn in Italia, Img per l’estero) i pagamenti previsti.
Il Mattino