Napoli, trent’anni fa  il secondo scudetto  tra monetina e sorpassi

Uno scudetto non sta appeso ad una monetina ma trent’anni sono trascorsi (spesso) perdendosi a inseguire quella cento lire che vola e poi plana sulla testa di Alemao e infine trascina dentro di sé il valore «simbolico» d’una stagione racchiusa in un istante. Ma ancora prima che Atalanta-Napoli diventi un romanzone a futura memoria, in cui le tesi s’ingrossano persino di livore, c’è un «duello» che sfila via possente, tra le pieghe d’un campionato che non conosce la banalità e diventa incandescente da Milano alla Torino bianconera, dalla Genova doriana sino alla Roma giallorossa, attaccate a un sogno ch’è per chiunque ma che il Napoli di Albertino Bigon custodisce per sé, in sedici giornate senza macchia e (quasi) senza paura, sistemando persino quattro punti di vantaggio (alla quattrodicesima) tra il proprio primo posto e la Sampdoria, il Milan e l’Inter che inseguono e poi lasciando che quella forbice resti eguale anche alla sedicesima, quando alle spalle ci sono invece, con la Samp e l’Inter, la Roma di Gigi Radice.  Fonte: CdS

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