Ligue 1: Si lavora per la ripresa e la messa in sicurezza

TEST A TAPPETO

Prima dell’inizio di ogni fase i calciatori dovranno sottoporsi nuovamente al tampone per il Covid-19. Da protocollo è previsto almeno un test a settimana, ma non è escluso che gli esami possano essere ripetuti più volte nell’arco di pochi giorni. Ai centri di allenamento avranno accesso, previa misurazione della temperatura corporea, esclusivamente giocatori e staff e tutti dovranno indossare le mascherine durante la loro permanenza, eccezion fatta durante l’esercizio fisico, quando la distanza di sicurezza passerà dai canonici due metri ad almeno quattro. Ovviamente, in caso di positività di un membro è prevista immediatamente la quarantena e un isolamento di almeno quindici giorni per tutta la squadra. Fonte: CdS

UNA TERZA VERSIONE

Il protocollo è soltanto una seconda stesura di quello che presumibilmente verrà ufficializzato prima dell’11 maggio. C’è ancora da discutere infatti la strategia sanitaria per i trasporti, per le trasferte e per gli arbitri, finora “ignorati” dalle misure di sicurezza.
Una discussione che si protrarrà per un altro paio di settimane e che si è riaccesa – in toni polemici – dopo la positività di Junior Sambia, il calciatore del Montpellier tuttora ricoverato in ospedale dopo essere stato in coma farmacologico e in terapia intensiva per due giorni e mezzo. Il centrocampista respira autonomamente da sabato, ma resta ancora sotto osservazione dei medici. «Siamo davvero sollevati che si sia ripreso – ha detto il suo allenatore, Michel Der Zakarian, al quotidiano di Montpellier, Midi Libre -. Speriamo di rivederlo presto». Fonte: CdS

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