Avv. Grassani: “I club sono sempre e comunque responsabili”

La parola chiave resta “responsabilità”. E’ quella che fa paura in merito all’agognata ripresa della stagione calcistica. Chi tutela i calciatori? E, soprattutto, di chi sarebbe la colpa se qualcosa dovesse andare storto? In pratica, nel caso malaugurato di un contagio, di chi sarebbe la colpa? Di questo, in merito al Protocollo FIGC, parla ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. l’avv. Mattia Grassani:

Le responsabilità per la tutela sanitaria dei giocatori? I club sono sempre e comunque responsabili per una corretta predisposizione del lavoro, nonché dell’individuazione degli ambienti idonei. Sarebbe dunque molto complicato riuscire a dimostrare l’assenza di responsabilità per coronavirus in un processo giudiziario. Anche allenatori, preparatori e medici devono usare massima diligenza per evitare situazioni di pericolo ai giocatori. Protocollo FIGC? Non è un precetto formativo, non ha forza di legge bensì di atto promulgato da una Federazione. In caso di evento dannoso, però, qualsiasi Tribunale lo utilizzerebbe come parametro per valutare il comportamento dei soggetti coinvolti”.

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